L’apparato digerente è probabilmente il migliore esempio dell’unità tra corpo e mente e di come qualunque sofferenza emotiva (paure, stati di apprensione o di notevole preoccupazione dovuti a eventi stressanti ecc.) possa tradursi, sia nei bambini sia negli adulti, in disturbi psicosomatici di vario tipo e in un malessere fisico significativo, che può assumere la forma di una gastrite o di un reflusso gastroesofageo, di dolore e gonfiore addominale o di disturbi intestinali come meteorismo, stitichezza e diarrea.

Con un effetto doppiamente negativo sulla qualità della vita che, se non prontamente contrastato su entrambi i fronti – fisico e mentale – rischia di trasformarsi in un circolo vizioso che si autoalimenta, protraendosi a lungo.

I sintomi fisici dell’ansia e dello stress

Quando si è stressati o in uno stato di significativa apprensione, quasi tutti sperimentano sintomi come sensazione di essere sopraffatti dagli eventi, di avere i “nervi a fior di pelle” e di non essere in grado di reagire alle situazioni, oppure difficoltà a concentrarsi e a prendere decisioni, frustrazione e sensazione di inadeguatezza, nonché naturalmente nervosismo, irritabilità e irrequietezza.

I sintomi fisici dell’ansia e dello stress possono, invece, variare da persona a persona per tipologia e intensità, in relazione alla predisposizione individuale a somatizzare la tensione emotiva a livello di determinati apparati dell’organismo e all’eventuale presenza di disturbi o malattie che rendono alcuni organi più suscettibili ad andare incontro a disequilibri e malfunzionamento.

Le manifestazioni fisiche più comuni dell’eccesso di stress e preoccupazione comprendono:

  • tensione muscolare generalizzata (particolarmente intensa a livello delle spalle, del collo, della schiena e dell’addome)
  • dolori addominali e muscolari non giustificati dall’attività fisica
  • bocca secca, aumento del bisogno di bere
  • difficoltà a deglutire, sensazione di “nodo in gola”
  • aumento della secrezione acida gastrica, insorgenza o peggioramento di gastrite e reflusso gastroesofageo
  • alterazioni dell’appetito, dispepsia, digestione lenta
  • alterazioni del transito intestinale, meteorismo, stitichezza e diarrea
  • difficoltà respiratorie (respiro accelerato, sensazione di non riuscire a respirare a fondo ecc.)
  • alterazioni del battito cardiaco (aritmie, tachicardia, palpitazioni ecc.)
  • aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa
  • brividi oppure sensazione di calore e aumento della sudorazione, non legati a variazioni della temperatura ambientale
  • irrequietezza fisica, bisogno di muoversi, tremori (soprattutto a mani e piedi)
  • cefalea tensiva o attacchi di emicrania
  • insonnia e disturbi del sonno di vario tipo
  • digrignamento dei denti (durante il giorno), bruxismo (mentre si dorme)
  • bisogno o sensazione di dover urinare spesso
  • stanchezza e malessere fisico generalizzato durante il giorno.

Inoltre, nei casi di stress acuto severo, possono comparire mal di testa e mal di stomaco, nausea e vomito, vertigini, disturbi della vista, sensazione di stare per svenire.

Stress e alterazioni dell’asse intestino-cervello

Lo stress può influenzare l’apparato digerente con effetti a breve e a lungo termine, a causa dell’alterazione del complesso insieme di meccanismi di comunicazione bidirezionale esistente tra sistema nervoso centrale e tubo digerente, noto come “asse intestino-cervello”.

Come ben sanno per esempio i pazienti affetti da sindrome del colon irritabile (IBS, Irritable Bowel Syndrome), la diarrea acuta o cronica/ricorrente è soltanto uno dei molti disturbi intestinali che possono essere causati o aggravati da stati di ansia e stress, ma è indubbiamente tra quelli in grado di compromettere maggiormente la qualità della vita.

Le vie attraverso le quali la tensione nervosa e il disagio psicologico possono influenzare la funzionalità dell’intestino e la sua capacità di digerire e assorbire le sostanze nutrienti sono molteplici. I principali comprendono:

  • l’alterazione della motilità del tubo digerente, attraverso la modulazione dei segnali inviati alle pareti dell’intestino dal sistema nervoso
  • l’aumento della sensibilità viscerale agli stimoli meccanici e chimici derivanti dalla presenza del cibo in stomaco e intestino, con conseguente aumento del riflesso gastrocolico, della peristalsi intestinale e della percezione dei segnali dolorosi che originano dalla mucosa gastrica ed intestinale
  • aumento della secrezione acida gastrica, con effetti irritanti sulle pareti dello stomaco

Inoltre, anche l’alterazione della composizione del microbiota intestinale (ovvero l’insieme dei microrganismi che popola la mucosa intestinale, comunemente detti flora batterica) gioca un ruolo chiave nell’induzione della diarrea da ansia e stress.

Come contrastare ansia e stress

Vivere uno stato di ansia o stress di intensità moderata o di breve durata non è un fatto negativo: una certa dose di tensione aiuta a reagire meglio alle situazioni che richiedono concentrazione e impegno e permette di avere prestazioni fisiche e mentali migliori. In questi casi, quindi, non è né necessario né utile contrastare il lieve stato di “apprensione” che si sta vivendo, anche perché gli eventuali sintomi fisici che la accompagnano sono generalmente modesti e non creano un reale malessere fisico.

Quando, invece, la preoccupazione è francamente eccessiva e/o dura a lungo (settimane o mesi), diventa indispensabile consultare il medico per escludere in primo luogo la presenza di squilibri mentali correlati a forme di ansia patologica (come disturbo d’ansia generalizzata, fobia sociale, disturbo post traumatico da stress, ipocondria, disturbo bipolare ecc.). Una volta acclarato che si tratti di un disagio psicologico lieve-moderato, è importante analizzarne le cause e individuare strategie per imparare a gestire meglio le emozioni nei diversi momenti della vita quotidiana.

Seguire uno stile di vita sano è cruciale in questo contesto perché permette di supportare l’equilibrio globale di corpo e mente, con benefici certi a tutti i livelli. Seguire una dieta bilanciata permette di fornire all’organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno, promuovendone il benessere generale e riducendo il rischio di disturbi gastrici e intestinali. L’ideale è mangiare soprattutto frutta e verdura fresche e di stagione, ricche di vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti che contribuiscono a controbilanciare l’aumentata produzione di radicali liberi associata allo stress e a migliorare la funzionalità intestinale, grazie alle fibre che contengono.

Anche i cereali integrali sono molto utili a questo scopo, soprattutto se consumati insieme a una sufficiente quantità di acqua (che aiuta a “fare massa”, favorendo la motilità intestinale), nonché per fornire energia e saziare, senza appesantire. Il pesce e la frutta secca, invece, sono utili in quanto ottima fonte di proteine nobili e acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6 che supportano la funzionalità del sistema nervoso centrale e del sistema immunitario. La frutta secca aiuta anche a contrastare la stitichezza, mentre va evitata nei periodi di diarrea. In generale, ma soprattutto durante i periodi di diarrea, va ricordato di bere molti liquidi (principalmente acqua, succhi di frutta freschi, brodi e tisane non zuccherate) per reintegrare quelli persi con le feci.

Per salvaguardare la salute gastrointestinale, si deve poi cercare di evitare proprio i cibi e le bevande dai quali si è maggiormente attratti durante i periodi di tensione e ansia, ossia: dolci, cioccolato, snack salati, piatti elaborati, cibi speziati e piccanti, salse, formaggi grassi e salumi, bibite zuccherate, caffè, alcolici. Tutti alimenti che appesantiscono l’organismo e irritano la mucosa gastrica ed enterica, facilitando l’insorgenza di infiammazioni, alterazioni della flora batterica e disturbi intestinali correlati.

Per favorire il processo digestivo e la motilità del tubo digerente e al contempo allentare la tensione muscolare e psicologica alla fine di una giornata di lavoro impegnativa e nei periodi di maggiore stress e mantenere la muscolatura sana, è molto utile praticare un’attività fisica piacevole o concedersi una passeggiata rilassante, preferibilmente in mezzo al verde e lontano da rumori molesti. È stato, inoltre, dimostrato che durante l’attività fisica diminuisce la produzione degli ormoni dello stress (adreanalina e cortisolo), mentre aumenta quella dei neurotrasmettitori del benessere (serotonina ed endorfine).

Inoltre, si possono assumere integratori alimentari a base di fermenti lattici probiotici (in particolare, lattobacilli e bifidobatteri), appositamente studiati per supportare e migliorare l’equilibrio del microbiota intestinale.

Anche alcuni rimedi naturali di origine vegetale permettono di agire contemporaneamente a livello fisico e mentale contro ansia e stress. Infusi e tisane a base di camomilla, per esempio, sono in grado sia di favorire il rilassamento e il benessere mentale, sia di facilitare la funzione digestiva, promuovendo la motilità gastrointestinale e l’eliminazione dei gas.

Per un’azione più focalizzata sul piano psicoemotivo, invece, si possono sfruttare varie tecniche di rilassamento che, in molti casi, si dimostrano efficaci anche nell’alleviare i sintomi somatici di ansia e stress. Ciascuno può scegliere quella più adatta in base alle proprie attitudini e preferenze, tra yoga, training autogeno, meditazione mindfulness, respirazione profonda, agopuntura ecc. Ciò che conta è che la tecnica di rilassamento a cui si decide di dedicarsi generi piacere e non venga percepita come un ulteriore “impegno obbligato”, vanificando lo scopo per il quale è stata intrapresa.

Se i sintomi fisici e psicologici dell’ansia persistono anche dopo aver cercato di migliorare l’alimentazione e lo stile di vita e aver sperimentato vari approcci di rilassamento, è opportuno rivolgersi al medico, che può consigliare l’avvio di un percorso di psicoterapia, eventualmente supportata anche da una terapia farmacologica.

Fonti

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