Il pancreas è una ghiandola voluminosa, che si trova nella cavità addominale e fa parte sia dell’apparato digerente, sia del sistema endocrino. Infatti, producendo il succo pancreatico, collabora alla risposta digestiva, ma possiede anche una funzione endocrina, in quanto secerne ormoni come l’insulina, che regola la glicemia, ossia la quantità di glucosio nel sangue.

Il pancreas è caratterizzato da una forma allungata, vagamente triangolare e simile a una lingua, più spessa nella parte mediana e più sottile nella parte laterale, che si propaga fino all’ilo della milza. È lungo circa 15 centimetri e pesa 70-80 grammi. È situato nell’addome, nella porzione di sinistra, dietro allo stomaco. Il pancreas viene considerato un organo retroperitoneale, perché si trova posteriormente rispetto al peritoneo (la membrana che avvolge tutti gli organi dell’addome), a ridosso delle prime vertebre lombari L1 ed L2 e di una delle ultime toraciche, la T12.

Il pancreas possiede una posizione strategica all’interno dell’addome, in prossimità di numerosi organi, come lo stomaco e il colon trasverso, e vasi sanguigni, per esempio l’arteria e la vena splenica e la vena porta.

La struttura del pancreas

Il parenchima, il tessuto che costituisce il pancreas, è avvolto esternamente da un tessuto fibroso, la capsula. Questo organo può essere idealmente suddiviso in quattro sezioni:

  • la testa, che corrisponde all’estremità destra dell’organo ed è la porzione più voluminosa. Appoggiata alla parete duodenale, comprende anche un prolungamento posteriore a forma di uncino, detto appunto processo uncinato. Nella parte posteriore della testa del pancreas passa il coledoco, la via biliare principale. Il coledoco prende origine dall’unione tra il dotto cistico, che proviene dalla cistifellea, e il dotto epatico comune. Questo giunge dal fegato, si unisce con il dotto di Wirsung (il dotto pancreatico principale), formando una struttura chiamata ampolla di Vater. In corrispondenza della testa del pancreas scorrono alcuni vasi arteriosi: l’arteria pancreatica duodenale anteriore e posteriore e l’arteria epatica. Posteriormente rispetto alla testa del pancreas decorrono l’aorta e la vena cava inferiore
  • collo o istmo, situato tra la testa e il corpo del pancreas
  • corpo, che costituisce la parte centrale, più allungata. Anteriormente è a contatto con la faccia posteriore dello stomaco, mentre sulla porzione posteriore decorrono vasi sanguigni come l’arteria splenica e l’arteria pancreatica dorsale, magna e inferiore. Sempre posteriormente al corpo del pancreas si trovano l’aorta, il surrene e il rene sinistro
  • coda, ovvero l’estremità di sinistra dell’organo, leggermente spostata verso l’alto.

Il circolo sanguigno che garantisce la vascolarizzazione del pancreas è costituito in particolare da derivazioni del tronco celiaco e dell’arteria mesenterica superiore, che formano rami arteriosi più piccoli, presenti all’interno di corpo e testa dell’organo. A drenare il pancreas sono invece piccole vene che sboccano in diversi vasi, come la vena mesenterica inferiore e superiore.

Le funzioni del pancreas

Come già accennato, il pancreas è una ghiandola a secrezione endocrina ed esocrina. Infatti, produce sostanze che vengono immesse direttamente nel circolo sanguigno (secrezione endocrina) e altre che giungono invece in una cavità naturale dell’organismo o che vengono rilasciate all’esterno (secrezione esocrina).

La funzione esocrina

Responsabili della funzione esocrina sono cellule raggruppate negli acini ghiandolari e pancreatici, che ogni giorno producono circa due litri di succo pancreatico, che è ricco di enzimi digestivi e pancreatici, ioni e acqua che contribuiscono al processo di digestione degli alimenti. In particolare la lipasi pancreatica collabora alla digestione dei grassi, mentre enzimi come la tripsina e la chimotripsina scindono le proteine in sostanze più semplici nell’intestino tenue.  L’amilasi, o isoenzima pancreatico, interviene invece nella digestione degli zuccheri o carboidrati.

Il dotto pancreatico secondario, insieme con il dotto di Wirsung (o dotto pancreatico principale) e al dotto di Santorini (o dotto pancreatico accessorio) drenano il succo pancreatico nel duodeno, il primo tratto dell’intestino tenue. Il dotto di Wirsung rilascia il succo pancreatico nel duodeno attraverso una struttura a forma di valvola, la papilla di Vater. Nella papilla di Vater termina anche il coledoco, o dotto biliare principale, che trasporta la bile al duodeno. Il dotto di Santorini drena invece in questo tratto dell’intestino il succo pancreatico proveniente dalla parte posteriore della testa del pancreas, attraverso la papilla minor.

La funzione endocrina

Altrettanto essenziale per il buon funzionamento dell’organismo è la funzione endocrina del pancreas. Ne sono responsabili particolari agglomerati di cellule endocrine, le isole di Langerhans, che producono ormoni come l’insulina, il glucagone, la somatostatina e il polipeptide pancreatico.

Le isole di Langerhans contengono diversi tipi di cellule: alfa, beta e delta. Le cellule alfa producono glucagone, le cellule beta insulina, le cellule delta somatostatina. Alla periferia delle isole è presente un quarto tipo di cellula, la F o PP, che secerne il polipeptide pancreatico, un ormone le cui funzioni non sono ancora del tutto note.

L’insulina è il più importante ormone che interviene nel metabolismo degli zuccheri e regola in particolare i livelli di glucosio nel sangue. Le cellule endocrine beta rilasciano infatti insulina in caso di valori della glicemia troppo alti, per riportarli nella norma (effetto ipoglicemizzante). Quando le cellule beta non producono insulina o non ne producono una quantità sufficiente, il livello di glucosio nel sangue si alza, favorendo la comparsa di diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2.

Nel primo caso il pancreas non è in grado di produrre l’insulina (o ne produce livelli molto ridotti) a causa della distruzione delle cellule beta da parte del sistema immunitario. Anche nel diabete di tipo 2 si verifica una riduzione dei livelli di insulina, che si associa anche una minore efficacia di questo ormone (insulina-resistenza).

A differenza del tipo 1, il diabete di tipo 2 non è causato da un fenomeno autoimmunitario, ma da una serie di fattori genetici e ambientali; in particolare, sembra che a favorire lo sviluppo di diabete di tipo 2 siano il sovrappeso e l’obesità. Fenomeni di insulino-resistenza si possono verificare anche in gravidanza, a causa dei cambiamenti ormonali e fisici tipici della dolce attesa. In genere il diabete gestazionale regredisce naturalmente dopo la nascita del bambino, ma in alcuni casi può ripresentarsi in seguito sotto forma di diabete di tipo 2.

Le cellule endocrine alfa delle isole di Langerhans producono glucagone, un ormone iperglicemizzante che svolge un’azione opposta rispetto a quella dell’insulina. Infatti induce il rilascio di glucosio dal fegato e quindi un aumento dei suoi livelli nel sangue.

Infine, le cellule delta producono somatostatina, che inibisce il rilascio di somatotropina, insulina e glucagone. Le cellule di tipo F o PP secernono polipeptide pancreatico. Sembra che i livelli di questo ormone siano elevati in caso di insufficienza renale.

Disturbi e diagnosi

In caso il medico sospetti un malfunzionamento del pancreas, può prescrivere un prelievo di sangue venoso per valutare la glicemia e altri parametri, che possono consentire di arrivare a una diagnosi di insufficienza pancreatica, che si manifesta con sintomi quali steatorrea (feci voluminose e grasse), oppure esami diagnostici di secondo livello, che permettono di studiare la struttura del parenchima della ghiandola, di individuare alterazioni dei dotti responsabili, per esempio, di forme infiammatorie come la pancreatite cronica o acuta.

Fonti