LASSATIVI:

Osmotici e non solo

La stipsi, o stitichezza, è un disturbo molto comune nei paesi occidentali: si stima che interessi circa il 25% della popolazione, colpendo in particolar modo le donne. Un dato con estrema probabilità sottostimato, in quanto non tutti coloro che ne soffrono ricorrono alle cure del medico o dello specialista, ma tendono ad affidarsi a soluzioni fai-da-te. Tra queste, la più comune è senz’altro l’utilizzo di un lassativo. I lassativi sono infatti tra le classi di farmaci più prescritte e più largamente utilizzate, essendovi tuttavia un po’ di confusione su quali siano le caratteristiche di una specifica tipologia rispetto ad un’altra.

Sì, perché i lassativi non sono in realtà tutti uguali: ogni tipologia ha un meccanismo d’azione completamente differente rispetto alle altre, ed è pertanto bene conoscerli approfonditamente per capire quale possa venire meglio incontro alle nostre esigenze, fermo restando che prima dell’assunzione di qualunque farmaco e/o integratore, anche se di libera vendita, è bene consultare il medico: come del resto tutti i farmaci, i lassativi, se correttamente impiegati, possono essere sicuri ed efficaci, ma non sono tuttavia esenti da rischi. In particolare, un loro abuso potrebbe comportare, alla lunga, ad una cronicizzazione del problema della stitichezza, rendendo l’intestino “pigro”.

Lassativi osmotici

I lassativi osmotici agiscono richiamando all’interno del lume intestinale una cospicua dose d’acqua, attraverso un processo detto osmosi. In questo modo, le feci diventano molto voluminose e morbide, accelerando così il loro transito attraverso l’intestino e dunque l’evacuazione.

Tra i preparati appartenenti a questa categoria i più comuni sono quelli a base di lattulosio, polietilenglicole (PEG), sali di magnesio, mannite e sorbitolo.
Questi farmaci sono generalmente sicuri e ben tollerati, è tuttavia possibile che presentino degli effetti indesiderati quali meteorismo e crampi addominali.

Lassativi di massa

I lassativi di massa sono generalmente costituiti da fibre che gli enzimi digestivi umani non riescono del tutto a metabolizzare e giungono pertanto immodificate fino al termine della digestione, trattenendo acqua. Ciò ha l’effetto di aumentare la massa fecale favorendo il transito intestinale. Poiché queste molecole vengono in parte digerite dai batteri della flora intestinale, la formazione di gas che ne consegue provoca un ulteriore aumento della massa delle feci.

Appartengono a questa categoria la metilcellulosa, la crusca, l’agar-agar ed i semi di Psyllium (plantago ovata).

Per consentire la formazione di feci morbide e scongiurare il rischio di ostruzioni intestinali, è importante assumerli insieme ad un’adeguata quantità d’acqua. Il loro effetto in genere viene prodotto dopo 12/72 ore dall’assunzione e sono utili nei casi di stitichezza occasionale, dovuta magari a qualche pasto disordinato o a un cambio repentino di abitudini.

Lassativi stimolanti

Queste sostanze agiscono stimolando la peristalsi (l’insieme delle contrazioni delle pareti intestinali che consente la digestione) a causa dell’azione irritante che hanno sulle terminazioni nervose della mucosa intestinale. All’interno di questa categoria troviamo alcuni prodotti di origine vegetale (su tutti Senna, Cascara, Frangula e Rabarbaro) e alcuni composti chimici come il bisacodile e il sodio picosolfato. Questi lassativi sono di consueto abbastanza potenti per cui è necessario prestare molta attenzione al loro dosaggio.

È bene assumerli per un massimo di 10 giorni e, se assunti in dosi eccessive, possono causare diarrea e crampi addominali.

Lassativi lubrificanti

I lassativi emollienti, infine, agiscono ammorbidendo e lubrificando le feci, facilitandone così il passaggio attraverso l’intestino. Sono generalmente costituiti da sostanze grasse, che hanno la proprietà di rendere le feci più morbide proprio in virtù dell’incorporazione in queste ultime di particelle di grasso. Inoltre, attraverso la creazione di un sottilissimo strato di grassi (film lipidico) impediscono che le feci cedano acqua, diventando così dure e difficili da espellere.

Questi prodotti possono essere assunti sia per via orale che per via rettale (attraverso clisteri o supposte). Nel primo caso agiscono dopo qualche ora, nel secondo hanno invece un effetto immediato.

Non bisogna abusare dei lassativi emollienti perché l’uso prolungato può portare ad un deficit di assorbimento delle vitamine liposolubili e sali minerali, nonché all’irritazione delle mucose dell’ultimo tratto dell’intestino.